DESCRIZIONE
Colzate
Portale Web del Comune di Bergamo – Valle Seriana Colgiàt (I cam)
Colzate è un comune italiano della val Seriana, in provincia di Bergamo, in Lombardia situato alla destra orografica del fiume Serio, dista circa 22 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico BERGAMO ed è compreso nella Comunità montana della Valle Seriana.
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Popolazione Residente | |
1.668 (M 821, F 847) Densità per Kmq: 249,3 Superficie: 6,69 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24020 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016080 |
Codice Catastale | C910 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | colzatesi |
Santo Patrono | San Maurizio |
Festa Patronale | 22 settembre |
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CENNI STORICI
Dalla preistoria alla conquista romana
I primi insediamenti umani sarebbero riconducibili al VI secolo a.C., quando nella zona si stabilirono popolazioni di origine ligure, dedite alla pastorizia, tra cui gli Orobi. Ad essi si aggiunsero ed integrarono, a partire dal V secolo a.C., le popolazioni di ceppo celtico, tra cui i Galli Cenomani.
Un gruppo di questi ultimi si stanziò nella zona posta ai piedi del monte Cavlera, dove ora si trova il centro storico, espandendosi in seguito sulla piana del Rezzo e nella conca dove ora si trova la frazione di Bondo. A suffragare l’origine celtica di quest’ultimo borgo montano è il toponimo, derivante dalla matrice Bond di derivazione prelatina, stante ad indicare un luogo posto in una conca, e riscontrabile in altre località omonime presenti in Provincia di Bergamo (Bondo Petello presso Albino, Bondo di Gromo, di Adrara San Martino e di Ubiale).
Si trattava tuttavia di presenze sporadiche, che non formarono mai un nucleo abitativo definito. Tuttavia questa presenza ha da sempre influenzato la fantasia popolare che li ha visti protagonisti di leggende, come quella vorrebbe far derivare il toponimo del paese dal nome di Colzetis, un temibile quanto feroce capotribù.
La prima vera e propria opera di urbanizzazione fu invece opera dei Romani, che conquistarono la zona e la sottoposero a centuriazione, ovvero ad una suddivisione dei terreni a più proprietari, a partire dal I secolo d.C.. Questa opera assegnò appezzamenti più o meno vasti a coloni e veterani di guerra, di origine o acquisizione romana, i quali bonificarono i terreni al fine di poterli sfruttare per coltivazioni agricole ed allevamento di bestiame.
Il centro abitato, costituito prevalentemente da capanne, aveva tuttavia dimensioni molto ridotte e gli abitanti si basavano su agricoltura, principalmente nella piana del fondovalle, e pastorizia, nella zona collinare. Inoltre la zona sulla piana di Cavlera fu al centro di un notevole sviluppo grazie all’attività estrattiva del ferro, concentrata nella vicina val del Riso. Questa permise la nascita e lo sviluppo del nucleo di Barbata, prima luogo di passaggio di schiavi (i cosiddetti Damnati ad metallam) e poi luogo per la residenza degli stessi.
L’alto medioevo
Al termine della dominazione romana vi fu un periodo di decadenza ed abbandono del centro abitato, con la popolazione che sovente era costretta a cercare riparo sulle alture circostanti al fine di difendersi dalle scorrerie perpetrate dalle orde barbariche. La situazione ritornò a stabilizzarsi con l’arrivo dei Longobardi, popolazione che a partire dal VI secolo si radicò notevolmente sul territorio, influenzando a lungo gli usi degli abitanti: si consideri infatti che il diritto longobardo rimase “de facto” attivo nelle consuetudini della popolazione fino alla sua abolizione, avvenuta soltanto nel 1491.
Con il successivo arrivo dei Franchi, avvenuto verso la fine dell’VIII secolo, il territorio venne sottoposto al sistema feudale, con il paese che inizialmente venne assegnato, al pari di gran parte della valle, ai monaci di Tours per poi essere infeudato al Vescovo di Bergamo. Quest’ultimo delegò a sua volta il controllo diretto del paese a Petrus Mistrus, un valvassore che governò in modo equo e giusto. Anche il primo documento scritto in cui si attesta l’esistenza del borgo risale a quel periodo: era l’anno 928 quando in un atto viene citato il “vicis Colligiatae”.
Tuttavia le dimensioni dell’abitato erano assai ridotte, tanto che Colzate venne considerato parte integrante del territorio del vicino comune di Vertova, molto più ricco e sviluppato, per gran parte del periodo medievale, mentre Bondo e Barbata gravitarono nell’orbita dei comuni della valle del Riso. Nel corso della seconda metà del XII secolo cominciarono a svilupparsi i primi sentimenti di autonomia da parte delle città lombarde, contrastati però da Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero. Quest’ultimo condusse numerose campagne in Italia, tra cui quella del 1166 quando scese in val Seriana attraverso la val Camonica, occasione in cui i soldati imperiali diedero alle fiamme i borghi di Colzate, Vertova e Fiorano, in quanto gli abitanti si erano rifiutati di dar loro da mangiare.
VIDEO
Nome | Indirizzo | Telefono |
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Scuola Infanzia | Via Roma, 31 B – Colzate (BG) | 035.711755 |
Scuola Primaria | Via Bonfanti, 40 – Colzate (BG) | 035.712090 |
Scuola Media Vertova | Via San Carlo, 29 – Vertova (BG) | 035.711142 |
Biblioteca | Via Bonfanti, 36 – Colzate (BG) | 035.738231 |
Numeri utili GENERALI
Carabinieri |
112 |
Polizia Stradale |
035.276.300 |
Polizia di Stato |
113 |
Polizia Locale (centrale operativa) |
035.399.559 |
Vigili del Fuoco |
115 |
Protezione Civile |
035.399.399 |
Guardia di Finanza |
117 |
Chiamata urgente su n° occupato |
4197 |
Corpo Forestale |
1515 |
Pronto intervento ASM |
800.014.929 |
Emergenza Sanitaria |
118 |
Guasti fognature, acqua e gas |
035.216.162 |
Guardia medica |
035.455.51.11 |
Enel (guasti luce) |
803.500 |
ATB |
035.236.026 |
Radio Taxi |
035.451.90.90 |