DESCRIZIONE
Lovere
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Lovere è un comune italiano affacciato sul Sebino, in provincia di Bergamo, Lombardia. È il capoluogo della Comunità montana dei Laghi Bergamaschi, è un borgo medievale tutto da scoprire.
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Popolazione Residente | |
5.270 (M 2.426, F 2.844) Densità per Kmq: 716,0 Superficie: 7,36 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24065 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016128 |
Codice Catastale | E704 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | loveresi |
Santo Patrono | Sante Vincenza Gerosa e Bartolomea Capitanio |
Festa Patronale | 18 maggio |
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WebCam di Lovere:
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MERCATO SETTIMANALE
Lovere | Piazzale Marconi | sabato | 119 Banchi |
CENNI STORICI
Lovere è una signorile cittadina dell’alto lago. Bellissimo centro di villeggiatura allo sbocco della Valle Canonica e Cavallina. A Lovere è bello passeggiare sul lungolago, tra giardinetti e alberi osservando l’opposta costa bresciana e le cime dell’Adamello. Nelle ore più fresche della sera, i numerosi bar di Piazza XIII Martiri si popolano di visitatori in cerca di relax. Il centro storico, illuminato da lampioncini è il luogo ideale per passeggiare e scoprire antiche testimonianze della medioevale città fortificata:la Torre degli Alghisi dai massicci muri in pietra, la Torre Soca e la Torricella sormontata da una croce, la Torre Civica in Piazza Vittorio Emanuele testimone dell’antico castello costruito dalla famiglia dei Celeri nel XII sec.Durante le ore più calde del giorno, ci si può rinfrescare nelle piscine del lido che sorge a poche centinaia di metri dal porticciolo turistico. Sul lungolago si notano palazzi eleganti, come il Palazzo Gregorini del 1500 con portico e loggietta al secondo piano, Palazzo Marinoni, Villa Milesi, Palazzo Tadini, oggi Pinacoteca Tadini, dove sono esposte centinaia di opere d’arte. Palazzo Bazzini del XVI sec., si trova vicino la Parrocchiale e presenta un bel portale d’ingresso in pietra di Sarnico che immette nel portico interno. La pianta a forma di U rivolge il lato aperto verso il lago. E’ evidente che Lovere ha conosciuto un periodo di floridezza economica. Nel XV sec. sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia si esportava oltre i confini italiani, soprattutto nell’area germanica, il panno grezzo di lana qui prodotto. Le donazioni dei facoltosi loveresi contribuirono alla realizzazione di notevoli edifici religiosi.
CENNI STORICI:
La storia di Lovere è ricchissima di avvenimenti, vista la sua posizione strategica che lo colloca tra l’alto Sebino e l’imbocco della val Cavallina per i collegamenti via terra, ed all’estremità nord del lago d’Iseo per i trasporti via acqua.
I primi insediamenti accertati risalgono ad un periodo compreso tra il V ed il III secolo a.C., come testimoniato dalla presenza di un nucleo abitativo di origine celtica posto in una posizione strategica, tutt’ora chiamato Castelliere.
I secoli successivi videro l’arrivo della dominazione romana, che costruirono’ un’importante via di comunicazione, denominata poi strada di San Maurizio, e la costruzione di un consistente centro abitato sulle rive del lago. A tal riguardo numerosi sono i reperti rinvenuti, tra cui numerose sepolture con relative lapidi, risalenti ad un periodo compreso tra ilprimo ed il quarto secolo. Inoltre sul territorio venne scoperto un ingente quantitativo di monete e gioielli che, denominatoil tesoretto di Lovere, è ora custodito presso il museo archeologico di Milano. Nel 2013 sono iniziati i lavori di scavo per il recupero della necropoli romana.
In seguito al termine dell’impero romano il territorio fu soggetto alle orde barbariche, terminate con l’insediamento deiLongobardi. A questi subentrarono i Franchi che, istituendo il Sacro Romano Impero, diedero il via al feudalesimo ed all’età medievale.
Inizialmente il territorio venne dato in gestione ai monaci di Tours (Abbazia di Marmoutier, Testo in latino disponibile suwikisource), i quali lo permutarono a favore del vescovo di Bergamo, al quale poi subentrò la famiglia Celeri. Erano gli anni in cui infuriavano le lotte di fazione tra guelfi e ghibellini, ed anche Lovere si trovò al centro di numerosi scontri: a tal riguardo il paese si dotò di parecchie fortificazioni, tra cui torri e cinte murarie, in posizione dominante rispetto al lago. Restano ancora di quell’epoca, le case torri, come Torre Soca, Torre degli Alghisi e la Torricella rotonda dell’antica cinta muraria.
Nel 1263 moriva qui Cavalcano Sala, vescovo di Brescia, cacciato da Ezzelino da Romano.
Gli scontri si protrassero fino alla prima metà del XV secolo, quando il territorio passò nella Repubblica di Venezia, che demolì numerose fortificazioni e che accolse il desiderio di parte della popolazione di porla sotto Bergamo (1441).Dalla città di Bergamo giungeva ogni anno un podestà ad amministrare giustizia.
La Serenissima varò numerose leggi volte a risollevare la situazione sociale ed economica, facendo rivivere il centro abitato e migliorando le condizioni di vita degli abitanti. Il dominio della città lagunare durò fino al 1797, quando vi subentrò la Repubblica Cisalpina. Nel 1815 passò al Regno Lombardo-Veneto, Provincia di Bergamo, distretto XVI di Lovere, a cui viene accorpato il 10 marzo 1836 Rogno.
Già in quel periodo cominciarono a svilupparsi numerose attività industriali in ambito siderurgico, che portarono benessere e sviluppo di tutta la zona fino al XX secolo, quando il paese ha cominciato a puntare decisamente anche sull’industria turistica, al fine di valorizzare le ricchezze paesaggistiche e culturali di cui è ricco.
ITINERARI DI LOVERE:
- Basilica di S. Maria in Valvendra. Situato in località Val Vendra, dove scorre l’omonimo torrente, venne edificata nella seconda metà del XV secolo. Inizialmente presentava uno stile gotico, che con le successive ristrutturazioni dei secoli seguenti è stato modificato in un genere rinascimentale. La struttura prevede tre navate, con la principale sormontata da una volta a botte e divisa dalle altre due laterali con una serie di colonne. All’interno si possono ammirare le celebri ante d’organo con l’Annunciazione dipinta da Floriano Ferramola e Santi Faustino e Giovita a cavallo di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, già nella cattedrale di Brescia, opere di Gian Paolo Cavagna, Domenico Carpinoni e la pala d’altare con l’Assunzione di Tommaso Bona, sculture in legno e in marmo della bottega dei Fantoni.
- Chiesa di S. Giorgio. La chiesa di San Giorgio, documentata già nel 1263, è uno degli edifici religiosi più antichi della zona. Tuttavia della struttura è rimasto ben poco, viste le numerose modifiche apportate nel corso dei secoli. La principale di queste risale alla seconda metà del XV secolo, quando la chiesa venne rialzata ed ampliata, andando ad inglobare nella propria struttura la casa-torre denominata Torre Soca, risalente al XIII secolo e di proprietà della famiglia Celeri. Una successiva ristrutturazione ha portato a tre il numero delle navate, demolendo però il campanile. All’interno si possono ammirare opere di grande spessore artistico: il Mosè che fa scaturire l’acqua dalla rupe di Jan de Herdt, l’Ultima cena di Gian Paolo Cavagna e la Trinità con la vergine e S. Giorgiodi Antonio Gandino.
- Monastero di Santa Chiara. Edificato nella prima parte del XVI secolo ed ampliato più volte, ospita ancor oggi le monache clarisse. Soppresso in età napoleonica e ripristinato al termine del XIX secolo, custodisce numerose opere pittoriche. La Fondazione Oprandi si sta impegnando nei lavori di restauro dell’antico edificio, restituendone l’arredo pittorico e gli stucchi. Il complesso monastico presenta al proprio interno la chiesetta di Santa Chiara, piccolo edificio di culto molto caratteristico.
- Oratorio di San Martino. Di origine antichissima, risalirebbe addirittura al IX secolo, epoca in cui i territori erano posti sotto la giurisdizione dei monaci di Tours. Con il passare del tempo venne sempre meno utilizzato, date le sue ridotte dimensioni, fino ad arrivare al suo abbandono, avvenuto nel XVII secolo. Soltanto un recente restauro ha permesso di recuperare parte del patrimonio artistico in esso custodito, tra cui numerosi affreschi nell’abside.
- Santuario delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa. Edificato nel terzo decennio del XX secolo e dedicato alle religioseBartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa che fondarono nel 1832 la congregazione delle Suore di Maria Bambina, presenta una struttura in stile neogotico. All’interno si possono ammirare affreschi e mosaici eseguiti da Pasquale Arzuffiraffiguranti le due sante, delle quali sono conservate le spoglie. Di grande interesse il piccolo museo, che racconta la storia e la società loverese nella quale si inserisce l’attività delle due sante.
- Santuario di San Giovanni. Posto in una zona suggestiva, sul culmine del monte Cala, offre un’ottima visuale su gran parte del lago e le zone circostanti. Edificato nel XV secolo ed inizialmente intitolato a San Zenone, è tuttora meta di pellegrinaggio per numerosi abitanti di Lovere.
Architetture civili
- Accademia Tadini. Ospitata in un edificio neoclassico, situato nei pressi di piazza Garibaldi, è tra i musei più antichi della Lombardia, essendo stato fondato ufficialmente nel 1829. Il nucleo è rappresentato da un gruppo di opere di Antonio Canova, tra le quali il bozzetto per la Religione e la Stele Tadini, ultima opera del grande scultore. La pinacoteca comprende dipinti di artisti lombardi e veneti tra i quali Jacopo Bellini, Francesco Benaglio, Paris Bordon, Giacomo Ceruti detto Il Pitocchetto, di Giandomenico Tiepolo e Francesco Hayez. Vi sono contenute anche una preziosa collezione di porcellane provenienti dalle manifatture di Sèvres, Meissen, Höchst e Capodimonte. L’Accademia comprende anche scuole di musica e di disegno ancora attive, importante punto di riferimento per il territorio.
- Palazzo Bazzini. Edificato nel 1616 dal condottiero Adorno Bazzini di fronte alla basilica di S. Maria in Valvendra, presenta una struttura ad U, ornata da pilastri ed archi ed arricchita da un giardino al termine del quale si trova una piccola torre. Attualmente è in fase di ristrutturazione, e non sono permesse le visite.
- Piazza Vittorio Emanuele II. Da sempre considerata il cuore pulsante del borgo, originariamente era chiamata piazza degli uffizi, a causa della presenza della sede di gran parte delle istituzioni. Tra i palazzi che la circondano merita menzione ilpalazzo podestarile, antica sede del podestà, e la torre civica, che porta ancora i segni della dominazione veneta. Attiguo ad essa si trova la torre Alghisi, risalente anch’essa al periodo medievale ed appartenuta ad un’importante famiglia loverese
Architetture militari
- Il Castelliere. Questa costruzione è forse la più antica presente sul territorio loverese e può essere databile tra il quinto ed il terzo secolo a.C. Situato in posizione panoramica e strategica, fu utilizzato già ai tempi dei Galli, ed ancor’oggi possiede resti di muratura e forti difensivi risalenti alla loro colonizzazione, ma anche alle epoche successive.
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Comuni Confinanti
- Bossico
- Castro
- Costa Volpino
- Pianico
- Sovere
- Pisogne (BS)